Testo completo
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COMUNE DI PATERNO
Provincia di Potenza
Iniziativa popolare del Nuovo Sindacato Carabinieri: proposta di legge
Abolire l’iscrizione automatica nel registro degli indagati (“atto dovuto”) e tutelare operatori di Polizia e Forze Armate, alla luce del caso Legrottaglie.
Si rende noto che il Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per riformare la prassi dell’“atto dovuto” — l’iscrizione automatica nel registro degli indagati di operatori delle Forze dell’Ordine coinvolti in fatti di servizio.
Secondo il sindacato, questa procedura, nata per garantire la difesa dell’indagato, produce invece pesanti effetti disciplinari, economici e psicologici su chi opera per la sicurezza pubblica, anche quando agisce nel pieno rispetto della legge.
La proposta, che punta a raccogliere almeno 50.000 firme, mira a introdurre nuove tutele legali, economiche e amministrative per il personale in divisa, senza intaccare l’autonomia della magistratura.
Tra i punti principali:
Notifica all’Amministrazione in caso di iscrizione nel registro degli indagati e possibilità di nomina di un difensore d’ufficio a spese dello Stato.
Partecipazione dell’Amministrazione agli accertamenti tecnici non ripetibili (autopsie, perizie balistiche, ecc.).
Presunzione di legittimità dell’uso della forza o delle armi, salvo prova contraria, tenendo conto dello stress operativo e della concitazione delle azioni.
Circostanza attenuante per chi agisce in condizioni di elevata pressione o con percezione distorta del pericolo.
Fondo nazionale per la tutela legale e psicologica del personale in divisa, finanziato dal Ministero dell’Interno.
Sospensione degli effetti disciplinari e di carriera fino alla sentenza definitiva.
Responsabilità risarcitoria a carico dell’Amministrazione, salvo dolo o colpa grave accertata.
Obbligo di formazione e aggiornamento continuo sulle tecniche di de-escalation e gestione dello stress.
Il dossier cita diversi episodi e articoli di stampa – tra cui i recenti casi di Brindisi e la morte del Brigadiere Capo Legrottaglie – come esempi delle distorsioni generate dal sistema attuale.
Il segretario generale vicario Michele Capece definisce la proposta “una battaglia di dignità per chi protegge la collettività” e un passo verso “un equilibrio di giustizia che tuteli chi ogni giorno rischia la vita per la sicurezza dei cittadini”.
Per ulteriori informazioni si rinvia a quanto in allegati.